Nel 1920 nonno Brunellesco aprଠa Vaiano un forno per il pane, il figlio Steno lo seguଠnel lavoro del fornaio per tutta la vita ed era inevitabile che la tradizione della famiglia Bertini continuasse ancora con Fabrizio e il figlio Federico.  

Desiderosi di novità , iniziarono ben presto ad affiancare al pane le schiacciatine, le pizze, i dolci e soprattutto i biscotti alla mandorla della tradizione pratese. Nel 2000 il successo era ormai tale che venne aperto un laboratorio più grande solo specializzato per i biscotti, spinto anche dalla passione del figlio Federico (e siamo alla quarta generazione) lasciando la panificazione.

Questa ਠla storia della famiglia Bertini e del forno Steno, un connubio imprescindibile. Da sempre artigiani bravissimi, commercianti, artisti geniali, contadini e vignaioli, legati alla coltura del grano, della vite dell'olivo. Fermi nel rispetto delle nostre tradizioni, dei nostri cibi e dei nostri dolci tramandati da generazioni, ma curiosi e capaci di innovazione: toscani insomma.

La produzione ਠricca e variegata. Punta di diamante ovviamente ਠil biscotto di Prato, che rappresenta la tradizione. Spinti dalla curiositࠠdi conoscere le origini dei biscotti di Prato, il Forno Steno ha trovato l'antica ricetta conservata nel tomo XVII di Amadio Baldanzi (fondo Salvi Cristiani) presso l'Archivio di Stato, la prima a descriverne la preparazione. Provarla e mettere in produzione il biscotto ਠstato inevitabile, cosଠha acquistato il marchio e riproposto il dolce tanto apprezzato dagli antenati pratesi.

Altri primizie sono: 

  • Biscotti morbidi con scorze di arancia candite
  • Biscotti prodotti con l'antico grano Kamut
  • Brutti boni prodotti con mandorle, albume di uova e zucchero, croccanti fuori e morbidi all'interno, brutti come forma ma buoni, anzi buonissimi, sono dei Biscotti tipici di Prato e del suo comprensorio
  • Biscotti ripieni alla mora, delicati biscotti di pastafrolla con un cuore di marmellata di more
  • Mantovana, dolce pratese come i Biscotti di Prato, nonostante il nome (probabilmente dovuto a vicende storiche) possa trarre in errore, la mantovana ਠun dolce a pasta profumata e soffice, con mandorle, burro, uova. Ha un colore giallo intenso ed ਠspolverata in superficie con abbondante zucchero a velo. Dolce adatto come dessert, ma anche per la prima colazione, puಠessere la base per torte farcite. Fatta tutta con ingredienti naturali, senza conservanti, ha una scadenza abbastanza breve, per poter essere gustata nella sua bontà  e freschezza.

 

Lo spirito innovativo della famiglia Bertini, il desiderio di conquistare un pubblico sempre più grande, li  ha portati a sperimentare, sempre sul taglio del cantuccio, nuovi accostamenti e a creare nuovi biscotti.

Cosଠdopo aver lanciato un biscotto alla mandorla morbido”, al cioccolato fondente, all'uvetta, all'arancia, ਠarrivato il Jamaica (premiato al Fancy Food a New York 2003, un biscotto con cacao, cioccolato e rum fino ad arrivare in occasione del mio 53mo compleanno, al biscotto di nome e di fatto N.53 ai profumi del sottobosco

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Forno Steno

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