Sabato 5 e Domenica 6 Ottobre 2019 si svolgerà una bellissima festa, dedicata al pane nero, che animerà l'intera Val d'Aosta: la 4° Festa Transfrontaliera LO PAN NER - I Pani delle Alpi. 

Oltre 50 Comuni della Valle d'Aosta accenderanno i forni tradizionali in contemporanea, una festa collettiva per scoprire e degustare il pane nero locale. 

=> Comune di Rhêmes-Saint-Georges= All’inizio del XX secolo ilCcomune conta circa 14 forni, la metà dei quali oggi purtroppo totalmente distrutti.  Nel 1769 i forni sono citati come «le four commun du village de…» presso il Catasto sardo.  Nel 1914 al Coveyrand solo una parte di villaggio è proprietaria di uno dei due forni, dato che non risulta dal Catasto del 1769.  Caso raro in Valle d’Aosta: 5 forni su 7 portano una o più date sul colmo del trave o su una facciata o sulla bocca del forno.  Il forno con una bocca triangolare riporta la data del 1808 e le iniziali I.E.P (nome di famiglia Petit).  L’altro al Coveyrand data del 1787.   Altri forni datano del 1862 o del 1930.  Il forno attuale di Vieux è stato costruito nel 1976 ed è pronto per questa due giorni dedicata a Lo Pan Ner!

PROGRAMMA: degustazioni ed animazioni per bambini.

LA TRADIZIONE DEL PANE NERO IN VALLE D'AOSTA 

In Valle d'Aosta il pane è da secoli un alimento principale e le coltivazioni dei cereali, segala e frumento, caratterizzano il paesaggio montano. Il pane di segala, simbolo della vita di altri tempi, era indispensabile per la nutrizione e comprendeva un anno intero di fatica per la coltivazione del cereale e per la produzione del pane stesso. Ogni villaggio aveva le sue strutture pubbliche: cappelle, scuola, latterie e forni, opere importanti e caposaldi per la religione, la cultura e l'alimentazione. 

Ogni villaggio aveva il suo forno!

La panificazione, fase importante per l'alimentazione, era anche considerata un  momento di festa e di socializzazione. La produzione del pane era limitata al periodo compreso tra Santa Barbara, agli inizi di dicembre, e la vigilia di Natale.

Poche erano le famiglie che potevano avere la possibilità di produrre pane per periodi più lunghi. La produzione del pane coinvolgeva le famiglie e la comunità con ruoli ben precisi per tutti. Le donne impastavano la farina e realizzavano le forme di pane che gli uomini cuocevano. I bambini si tenevano svegli aspettando la cottura dei galletti che i genitori preparavano per loro. 

Questo pane povero, scuro e duro rappresentava anche per immigrati e soldati, che lo assaporavano a piccoli pezzi, la loro casa, il loro villaggio. 

Oggi i giovani investono in una agricoltura di ritorno, noncuranti di un progresso che ha trasformato il pane in un prodotto di diffusione commerciale; oltre ad una fonte di reddito esiste la volontà di ridare al pane il ruolo di protagonista, di recuperare le tradizioni con le loro emozioni!

 

...quindi raggiungete uno dei 50 Forni e vivete questa magnifica tradizione!

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4° FESTA TRANSFRONTALIERA LO PAN NER - I PANI DELLE ALPI di RHÊMES-SAINT-GEORGES

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