Sabato 5 e Domenica 6 Ottobre 2019 si svolgerà una bellissima festa, dedicata al pane nero, che animerà l'intera Val d'Aosta: la 4° Festa Transfrontaliera LO PAN NER - I Pani delle Alpi. 

Oltre 50 Comuni della Valle d'Aosta accenderanno i forni tradizionali in contemporanea, una festa collettiva per scoprire e degustare il pane nero locale. 

=> Nei villaggi del Comune di Saint-Nicolas, numerosi forni sono stati costruiti a ridosso di una roccia verde della famiglia delle prasiniti che ha la peculiarità di accumulare il calore e di liberarlo lentamente.  Queste pietre erano estratte sia da una cava situata a nord-ovest del villaggio di Grand-Sarriod sia da un’altra a nord-est di Vens.  Al momento si contano 8 forni: a Cerlogne, a Petit-Sarriod, a Fossaz-Dessus, a Clavel, a Gratillon, a Chaillod, a Persod e a Vens.  Il Forno di Vens è stato costruito alla fine del XX secolo e permette oggi la cottura di 80 pani; in origine, prima della sua ristrutturazione, era di fatto composto da due forni, uno da 120 pani e uno più piccolo da 20 pani che si usava talvolta d’estate.  Ma poco importa ...perchè tutti saranno saziati da questo meraviglioso Pan Ner!

PROGRAMMA: degustazioni ed animazioni per bambini.

LA TRADIZIONE DEL PANE NERO IN VALLE D'AOSTA 

In Valle d'Aosta il pane è da secoli un alimento principale e le coltivazioni dei cereali, segala e frumento, caratterizzano il paesaggio montano. Il pane di segala, simbolo della vita di altri tempi, era indispensabile per la nutrizione e comprendeva un anno intero di fatica per la coltivazione del cereale e per la produzione del pane stesso. Ogni villaggio aveva le sue strutture pubbliche: cappelle, scuola, latterie e forni, opere importanti e caposaldi per la religione, la cultura e l'alimentazione. 

Ogni villaggio aveva il suo forno!

La panificazione, fase importante per l'alimentazione, era anche considerata un  momento di festa e di socializzazione. La produzione del pane era limitata al periodo compreso tra Santa Barbara, agli inizi di dicembre, e la vigilia di Natale.

Poche erano le famiglie che potevano avere la possibilità di produrre pane per periodi più lunghi. La produzione del pane coinvolgeva le famiglie e la comunità con ruoli ben precisi per tutti. Le donne impastavano la farina e realizzavano le forme di pane che gli uomini cuocevano. I bambini si tenevano svegli aspettando la cottura dei galletti che i genitori preparavano per loro. 

Questo pane povero, scuro e duro rappresentava anche per immigrati e soldati, che lo assaporavano a piccoli pezzi, la loro casa, il loro villaggio. 

Oggi i giovani investono in una agricoltura di ritorno, noncuranti di un progresso che ha trasformato il pane in un prodotto di diffusione commerciale; oltre ad una fonte di reddito esiste la volontà di ridare al pane il ruolo di protagonista, di recuperare le tradizioni con le loro emozioni!

 

...quindi raggiungete uno dei 50 Forni e vivete questa magnifica tradizione!

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4° FESTA TRANSFRONTALIERA LO PAN NER - I PANI DELLE ALPI di SAINT-NICOLAS

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