Maschere e conduttori possono invitare!

Con questa frase il Caposala del Festino invita a compiere l'atto più importante della tradizione.......ed una nuova Edizione dello storico Carnevale Sammichelino può avere inizio.

Anche quest'anno, come sempre da tempo immemore, immancabilmente, il 17 GennaioSand’Anduéne cand(e) e suén(e)inizia il Carnevale a Sammichele di Bari (BA).......

........e con esso le notti magiche nei Festini del borgo.

Già....i Festini! Il Carnevale Sammichelino è il Carnevale dei Festini.....che poi andremo a scoprire insieme cosa siano realmente.

I Festini si tengono il Giovedì, il Sabato e la Domenica ed il Carnevale si protrae sino al Martedì precedente le Ceneri, terminando con il rito du müert(e).

In origine, (le prime notizie documentate sul Carnevale di Sammichele, risalgono al XIX secolo e ci parlano di una ritualità non molto diversa da quella attuale) i Festini, erano organizzati nelle abitazioni dei ricchi possidenti, ma poi anche, utilitaristicamente, nelle abitazioni di genitori, che volevano creare occasioni di matrimonio per le loro figlie.

Per realizzare un Festino è sufficiente spostare i pochi mobili della stanza più grande e invitare parenti, amici e conoscenti.
 
Nasce quindi tutto il rituale del Carnevale Sammichelino: gli uomini che non possono sedere vicino alle donne, un maestro di ballo, il Caposala, (spesso lo stesso padrone di casa) che deve far rispettare le regole: è lui che decide quali e quanti cavalieri possono invitare le dame al ballo, è lui che ha il potere di allontanare dal Festino chi non ha tenuto un comportamento consono.
 
Chi non ha la possibilità di organizzare feste nella propria abitazione trova l’espediente di formare delle compagnie mascherate e chiedere ospitalità per qualche ballo nei Festini, ma dato che non si sa mai chi può nascondersi dietro una maschera, nascono altre due figure estremamente importanti, il Conduttore, persona conosciuta in paese, che, a volto scoperto, accompagna le maschere e ne ha la responsabilità, e il Portinaio, fido collaboratore del Caposala.
 
Una volta che una compagnia mascherata è giunta alla porta di un Festino, il Conduttore bussa e chiede il permesso di entrare: iè p(e)rmèss(e) a na ch(e)mpagnì(e) d(e) màsck(e)r(e)? – è permesso ad una compagnia di maschere?”. Il Portinaio, se riconosce nel Conduttore una persona affidabile, apre e la compagnia entra tra gli applausi degli ospiti, quindi, il Caposala invita le maschere ed il Conduttore a ballare. Il Conduttore può invitare una persona dell’altro sesso, le maschere, invece, possono invitare esclusivamente gli uomini. I balli sono poi interrotti da scambi di complimenti o sfottò, tra i componenti del festino ed il Conduttore, inderogabilmente a colpi di rima baciata (altro indizio dell’origine barocca del nostro carnevale), che molto spesso raggiungono livelli altissimi sia poetici che di ilarità. La permanenza, più o meno lunga, delle maschere nel festino è ad assoluta discrezione del Caposala che invita poi le maschere ad uscire con il fatidico: ringraziamo maschere e conduttore.
 
Il Carnevale Sammichelino termina ufficialmente con il rito “du müert(e)”, anche se poi i festeggiamenti continuano comunque per un paio di settimane con le “pentolacce”, senza, però, la presenza delle maschere.
 
Il rito “du müert(e) è un vero e proprio funerale con tanto di feretro del Carnevale, finto sacerdote, chierichetti, ed un seguito composto dalla vedova inconsolabile e dagli amici più intimi; questi ultimi invitano tutti a piangere disperatamente per la prematura fine e convincono i più renitenti a colpi di asciugamano arrotolato e qualche volta anche bagnato. Alla fine c’è però l’invito per tutti a ritrovarsi l’anno successivo: “chiù maggiòv(e) a l’uann(e) c(e) vèn(e).
 
A Sammichele esiste una maschera tradizionale: l’hom(e)n(e) curt(e)”, di tipica estrazione contadina. Ad un adulto di statura regolare, viene posto sul capo un setaccio, u farnal(e), e quindi un sacco di juta che ricopre la persona sino ai fianchi; sempre ai fianchi viene legato trasversalmente un bastone, la mazz(e) d(e) la scop(e), che fungerà da braccia e su cui vengono infilate le maniche di una camicia ed una giacca, con dei guanti legati alle estremità del bastone che fungono da mani. L’effetto ottico finale è quello di un contadino di piccola statura e con la testa molto grossa.
 
Esiste anche la versione femminile: la fèm(e)na cort(e)”, ma maschere possono essere considerate pure i tanti personaggi delle scenette teatrali, tra cui u C(e)ccànduèn(e)” (Cecco Antonio) e u chernùte chendènde” (il cornuto contento) dato che mettono in risalto ed alla berlina tutti i difetti e i modi di fare della nostra gente.
 
 
 
Venite a scoprire il Carnevale Sammichelino: una tradizione carnascialesca unica sul panorama italiano!!!!!!   
 
 

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CARNEVALE SAMMICHELINO 2020

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