Sant'Arpino (CE), celebra la 28° Edizione della Sagra del Casatiello, tra i più antichi e suggestivi sapori della tradizionale cucina contadina campana.

Nella Napoli degli Angioini nel 1300 la chiamavano "Herbulata de Mayo" formaggio, uova, salame e Carlo D’Angiò la faceva preparare per la festa di maggio: era proprio l'attuale Casatiello!

Ed è proprio per ricordare una tradizione millenaria che da oltre un ventennio a Sant’Arpino si svolge la Sagra del Casatiello.

Quest'anno la sagra arriva un po' tardiva, nel terzo weekend di Giugno: 17-18-19 Giugno 2022. Verrà ospitata nella centralissima Piazza Macrì (già Piazza Umberto I).

Il saporito rustico, imitato ovunque, ha radici profondissime: la produzione locale già in epoca pre-cristiana celebrava il ritorno della stagione mite con una scampagnata rituale. In tali appuntamenti il Casatiello era il fulcro ed il collante che allietava le festanti comitive che, tra coinvolgenti musiche, dolci melodie, ne gustavano il sapore. Le sue origini affondano nella notte dei tempi e vanno ricercate in quei pani speciali confezionati come offerte sacrificali agli dei in occasione di feste propiziatorie. I suoi ingredienti, infatti, simboleggiano il risveglio della natura: uova, grano, e formaggio, da quest’ultimo "caseus" è derivato il dialettale Casatiello.

La manifestazione, oltre ad essere un suggestivo appuntamento di folklore e di gastronomia, costituisce l’occasione per rinverdire un’antichissima usanza, secondo la quale gli Atellani, per festeggiare l’avvento della Primavera e della Pasqua, si riunivano per una scampagnata nello spazio antistante il complesso monasteriale di San Francesco di Paola e, in tempi più recenti, nell’area attigua il romitorio di San Canione. Qui, tra musiche popolari e balli coinvolgenti, consumavano il Casatiello, rozzo rustico e prelibata pietanza della cucina contadina, oggi sintesi di valori e costumanze.

Tanti anche i vip che hanno assaggiato il rustico santarpinese, tra questi si citano Gigi Proietti, Giancarlo Magalli, Fortunato Cerlino, Giancarlo Giannini, Amedeo Minghi, Michele Cucuzza, Michele Placido, Luigi De Filippo, Marisa Laurito.  

Negli anni scorsi è stato realizzato più volte il "CASATIELLO DA GUINNESS DEI PRIMATI", che ha raggiunto il peso di circa quattro quintali, con circa quattrocento uova e con un diametro di poco superiore ai tre metri.

Nel “rozzo e contadino” Casatiello, si riflette il valore di quella vita che, nella comune miseria, aveva la solidarietà, l’aiutarsi l’un con l’altro, l’istinto comune della sopravvivenza; questo è più di ogni altra cosa ciò che rimpiangono i “vecchi”: “...si stava male ma ci volevamo bene!!”. Il Casatiello, per Sant' Arpino, assurge a traccia nodale di un’antichissima tradizione popolare, ma anche a patrimonio culturale e storico di quella gente. 

Il Casatiello, in definitiva, incarna un vero prodotto tipico, un suggestivo centro di cultura viva, che unisce tradizione e progresso, qualità alimentare e valore gastronomico, tale da porsi quale autentica scommessa per il futuro.

La sagra porta con sè musiche e balli popolari, Artigianato e Folklore e....casatielli!!! 

Il Casatiello di Sant'Arpino non è un semplice prodotto gastronomico, è l'identità di un'intera comunità!!!!!!

Evento nel pieno rispetto delle norme anti-Covid vigenti al momento.

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28° SAGRA DEL CASATIELLO DI SANT'ARPINO

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