Il Cilento e le sue tradizioni...
I Ciccimmaretati di Stio, uno dei piatti che meglio valorizza un alimento importante come i legumi, per altro molto presenti nella cucina cilentana, un piatto, una tradizione.
A Stio (SA), Cilento, la tradizione vuole che i Ciccimmaretati si preparino il primo di maggio, principalmente per due motivi: per raccogliere e unire insieme in un’unica minestra i legumi e i cereali rimasti nelle cantine dalla precedente raccolta, e come buon auspicio e rito propiziatorio per la stagione successiva; se a maggio ancora ne avanzano vuol dire che il raccolto è andato bene). Per questo motivo, si tratta di un piatto che non ha confini e ingredienti precisi, ma che cambia di anno in anno e di volta in volta a seconda delle disponibilità. Infatti, i Ciccimmaretati si trovano anche altrove in Cilento, ad esempio con l’aggiunta di orzo, fave o piselli, ma sempre a base di legumi.
Nella versione di Stio, sono una minestra composta da Ceci di Cicerale, grande eccellenza del territorio, Presidio Slow Food, che costituiscono la maggior parte del piatto; Fagioli della Regina di Gorga, anch’essi Presidio Slow Food; borlotti, cicerchie e lenticchie in minor misura, il tutto unito a grano duro e granoturco. Insomma, inutile dirvi che si tratta di un piatto estremamente nutriente, che per anni ha sfamato le famiglie cilentane.
Dei Ciccimmaretati Stio ne ha fatto una delle sagre più belle che ci sia. L’Associazione Culturale Il Punto la organizza ogni anno dal 17 al 23 Agosto, nella semiluce di un castagneto secolare, con tavolini in legno coperti, in un clima che sa davvero di festa antica. Il mondo in cui si entra sembra quello perduto nella storia che fu, nel piazzale i commensali sono serviti dal personale che indossa gli abiti tipici della civiltà contadina.
Dopo 2 anni di stop forzato, causa restrizioni Covid, la Sagra dei Ciccimmaretati ritorna a Stio con la sua abituale programmazione: 17 - 23 Agosto 2022.
Ciccimmaretati vuol dire riscoprire gli antichi sapori. Per una settimana si ritorna ad assaporare la cucina tradizionale. I sapori sono quelli contadini e forti, gli ingredienti semplici e ‘quotidiani’ perché non sono i nomi esotici a rendere appetibile una pietanza. Non solo Ciccimmaretati, ma anche altri piatti cilentani, che riportano l'attenzione sull'autenticità delle antiche tradizioni gastronomiche e della cucina povera.
L'evento gastronomico cilentano per eccellenza è di nuovo fra noi...immergetevi di nuovo in un mondo perduto!!!
Evento nel pieno rispetto delle norme anti-Covid vigenti al momento.
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