Il Palio degli Zoccoli di Desio, voluto per promuovere e realizzare la rievocazione storica della Battaglia di Desio (21 Gennaio 1277), nasce nel 1989, quindi raggiunge quest'anno la 34° Edizione.

Rievocazioni, spettacoli, sbandieratori, cerimonie e tanto altro, in una giornate di festa dal sapore antico e solenne quella di domenica 16 giugno 2024.

Esso si propone quale evento in grado di sollecitare, riscoprire e salvaguardare le origini e le identità culturali di Desio (MB). Al buon livello d’insieme della manifestazione, che sin dall’inizio è riuscita a suscitare l’interesse dei media, è coinciso un successo di pubblico che è andato via via aumentando nel succedersi delle varie edizioni, tanto da ampliare sensibilmente la portata, originariamente locale, del bacino di utenza dell’evento. Oggi il Palio di Desio può dunque essere considerato, indubitabilmente, una manifestazione a carattere regionale.

Prima della storica Battaglia di Desio, ai “popolani” era vietato l’uso di qualsiasi tipo di calzature. Solo dopo i sessantacinque anni di età veniva consentito fasciare i piedi con bende e stracci. Questo per non turbare la quiete e la selvaggina in un “centro” considerato di villeggiatura e di caccia.

I Visconti consentirono invece l’uso degli zoccoli: secondo la tradizione locale, Ottone Visconti, vincitore, fa il suo ingresso a Desio accolto dal rumore festante degli zoccoli dei desiani, stanchi di dover sottostare e pagare l’occupazione da parte di Napo della Torre.

Da qui, nel 1989 l’idea di rievocare l’avvenimento del quale sono proprio gli zoccoli i protagonisti; il primo, timido gradino della scala che ha consentito ai “Nostri Avi” di passare dalla condizione di Servi della Gleba alla dignità di Uomini.

Il Vessillo, emblema del premio del Palio, è il drappo premiato fra tutte le opere proposte, ideate ed eseguite dagli alievi del Liceo Artistico Collegio Arcivescovile Pio XI.

Il Palio vuole richiamare i valori culturali di Desio sia nella loro espressione originaria, sia negli sviluppi ulteriori, sia nella sintesi della vita attuale. Il Palio non è una commemorazione di fatti, è una celebrazione di vita vissuta e partecipata nella complessità di storia di gente della Brianza.

11 contrade, 22 Maestri, 22 Corridori, 44 giri della piazza... il Palio vive oggi nella sua gente la continuazione e lo sviluppo della sua originalità!

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34° PALIO DEGLI ZOCCOLI di DESIO

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