La Festa di San Sebastiano, Santo Patrono di Melilli (SR) ritorna puntualmente a celebrarsi dal 4 Maggio al 11 Maggio 2022
 
Già il 2 Maggio il festoso scampanio e lo sparo di fuochi annunzieranno l'inizio dei solenni festeggiamenti in onore di San Sebastiano. Martedì 3 Maggio, vigilia della Festa, sarà caratterizzata soprattutto dalla Processione del reliquiario in argento: un braccio che tiene in mano una freccia. 
 
La notte fra il 3 e 4 Maggio, dopo lo spettacolo pirotecnico della Mezzanotte, la piazza e il corso principale restano illuminati a giorno per accogliere i pellegrini che arrivano a piedi dai paesi vicini e che aspettano con trepidazione ed ansia l'apertura della chiesa, per manifestare il loro ringraziamento a San Sebastiano.
 
Alle ore 4.00 di mattina, in punto, del 4 Maggio, tra scampanio di campane e sparo di mortaretti viene aperta la Basilica, nella quale si riversano i fedeli al grido: "semu vinuti ri tantu luntanu. Primu diu e e Sam Mastianu...".
 
Verso le ore 6,00, correndo, arrivano i Nuri di Melilli, uomini, donne e bambini vestiti di bianco con fazzoletto in testa, fascia rossa a tracolla e sui fianchi, un mazzo di fiori in mano e successivamente arrivano i Nuri di Sortino e Solarino. Alle ore 10,30 si assiste alla trionfale uscita del Fercolo di San Sebastiano, accompagnato da lancio di volantini e petali di fiori e da fuochi d'artificio. Il Patrono viene portato in Processione per le vie del Centro Storico.
 
Dopo alcuni giorni di celebrazioni ed attività liturgiche giornaliere, i festeggiamenti veri e propri si concludono l'11 Maggio, in occasione dell'Ottava della Festa, quando il simulacro di San Sebastiano, dopo aver percorso le vie della nuova zona di espansione, viene riportato nella Basilica al grido "primu diu e sam mastianu"
 
La Festa di Maju è anche per molti melillesi emigrati l'occasione di un gradito ritorno alla loro terra natia.
 
Il Programma dei festeggiamenti, in realtà, prevede anche un'ultima data, il 31 Maggio 2022, quando la Reliquia di San Sebastiano rimarrà in Esposizione, in occasione di "A Via a Sammastianu" con il pellegrinaggio penitenziale dei fedeli dal Bivio alla Basilica.
 
 
 
 
PILLOLE DI STORIA SU SAN SEBASTIANO
 
La storia ci tramanda che alla fine dell'aprile del 1414 una nave, proveniente dall'Adriatico, naufragò sull'isola Magnisi. Non ci furono vittime e i naufraghi attribuirono questo eccezionale accadimento alla statua di San Sebastiano, contenuta in una cassa trasportata nella nave, che si preoccuparono subito di raccogliere, non riuscendo però a sollevarla. La notizia dell'evento giunse presto al vescovo di Siracusa che, con il popolo in processione, si recò subito sul posto al fine di portare la statua presso la sede arcivescovile. La fama di questo miracoloso fatto giunse anche a Melilli il cui popolo, spinto da fede e da curiosità, si recò nel luogo in cui vi era la statua il 1° maggio 1414. La leggenda tramanda che nel momento in cui si decideva presso quale dei paesi del siracusano la statua dovesse esser collocata, improvvisamente e miracolosamente il simulacro divenne pesante per tutti coloro che cercavano di sollevarlo tranne che per gli abitanti di Melilli i quali trasportarono il simulacro di San Sebastiano in processione fino al paese, tra canti di gioia e inni religiosi. 
 
 
W SAMMASTIANU!!!

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FESTA DI SAN SEBASTIANO a MELILLI 2022

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