La Madonna della Bruna è la protettrice della città di Matera

Il giorno 2 Luglio di ogni Estate — quest'anno Giovedì 2 Luglio 2020 — nella città dei Sassi si celebra la Festa della Bruna, in onore della Santa Patrona.

E' sicuramente il giorno più lungo per tutti i materani. Si parte infatti alle ore 5,00 del mattino del 2 Luglio, fino a notte fonda!

E' una festa antichissima, in quanto risale a più di 600 anni fa, istituita dal futuro Papa Urbano VI, già arcivescovo di Matera, come Festa della Visitazione. Da quella data in poi i festeggiamenti in onore della Madonna, già esistenti nella città di Matera da qualche secolo, furono effettuati in coincidenza con il giorno della Festa della Visitazione. Il 2 Luglio si celebra la Visitazione nella forma straordinaria, a Matera con la Festa della Madonna della Bruna.

La Festa, in uno straordinario insieme di sacro e profano, inizia alle ore 5,00 del mattino del 2 Luglio con la Santa Messa all'aperto in Piazza San Francesco D'Assisi per poi continuare con la Processione dei Pastori, con l'antico Quadro della Vergine dipinto su rame portato in tutta la città ed annunciato da file di botti esplosi in segno di festa.

La Festa sin dalla sua nascita è stata caratterizzata da una Processione mattutina che si svolgeva all'alba chiamata Processione dei Pastori, perché celebrata per le vie dei Sassi di Matera dai pastori. Quest'ultimi, prima che i contadini potessero dirigersi verso le messi, rendevano omaggio alla patrona detta Madonna di Matera, Processione risalente all'XII-XIII secolo che è stata unico fulcro della festa sino al XVI secolo.

In tarda mattinata la statua della Bruna viene portata in processione dalla Cattedrale, alla Parrocchia di Piccianello (dove si narra tutto ebbe inizio) dall'Arcivescovo con tutto il clero al seguito. Sfilano inoltre per accompagnare la Vergine i "Cavalieri" della Bruna, scorta d'onore della protettrice, vestiti in costumi d'epoca con chiare influenze spagnole con colori sgargianti, elmi piumati, corazze e cavalli aventi bardature da parata.

I cavalieri che accompagnano la Sacra Immagine durante la sfilata mattutina fungono anche da scorta al carro durante la solenne Processione serale di Maria SS. della Bruna sul Carro Trionfale.

Il tradizionale Carro Trionfale è una grande macchina barocca, realizzato in cartapesta. Il carro con la statua di Maria Santissima della Bruna percorre le vie centrali della città, partendo nel tardo pomeriggio dalla Parrocchia di Piccianello ed effettuando il percorso inverso rispetto alla Processione della mattina; giunto in Cattedrale compie tre giri rituali della piazza in segno di presa di possesso della città da parte della protettrice, e subito dopo la statua della Madonna viene fatta scendere dal carro per essere deposta in Cattedrale.

Terminata così la parte religiosa della festa, inizia quella pagana con l'ultima parte del tragitto verso la centrale Piazza Vittorio Veneto, dove il carro verrà assaltato e distrutto dalla folla.La distruzione, detta dai materani lo Strazzo, del Carro Trionfale in onore di Maria Santissima della Bruna, è un rito di cui si conoscono le vicissitudini dal 1700, anno in cui cominciò la ricostruzione annuale del manufatto.

Deposta la statua della Madonna, comincia la tumultuosa discesa verso la piazza, il carro è scortato dai Cavalieri della Bruna e da volontari (un tempo chiamati i vastasi, oggi Angeli del carro) che lo circondano per evitare che giovani impazienti lo distruggano prima dell'arrivo. Solitamente, il carro subisce i primi assalti in corrispondenza della Chiesa di Santa Lucia,proprio all'ingresso della piazza, mentre i difensori che fanno da cordone serrano le fila e l'auriga incita i muli per compiere gli ultimi metri di tragitto per condurlo integro fino al centro della piazza. Gli assalitori tentano con grande irruenza di portare a casa un pezzo del carro come trofeo e come segno beneaugurante (il manufatto in precedenza viene benedetto dall'Arcivescovo, perché su di esso la Vergine giungerà in città) prima che ne rimanga solo lo scheletro.

Il rito secolare si conclude così tra il tripudio generale, e l'anno successivo un nuovo carro verrà progettato e costruito.

La Festa della Bruna termina a notte fonda con l'esplosione dei fuochi pirotecnici che illuminano la Gravina ed i Sassi di Matera.

 

"A mmogghjë a mmogghjë all'onnë cë vahnë" (sempre meglio l'anno venturo), è l'augurio Finale dei materani............. 

 

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FESTA DELLA BRUNA - MATERA 2020

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